Donne Vittoriose

Posts Tagged ‘scippatore

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Una turista australiana ha fatto arrestare dopo una colluttazione un rapinatore che le aveva strappato una collana d’oro. È accaduto ieri sulla Circumvesuviana. Mauro Coppola, 32 anni, di San Giorgio a Cremano, è salito su un treno nella stazione di S. Maria del Pozzo ed ha preso di mira una turista con una collana preziosa. Approfittando della sosta del treno Coppola ha aggredito la donna, strappandole la collana. La turista, però, ha reagito, affrontando il rapinatore in un corpo a corpo ed è riuscita a recuperare la collana ed a strappargli uno zainetto, che ha consegnato al capotreno. All’interno, c’era la carta di identità di Coppola. Gli agenti del commissariato di Sorrento hanno rintracciato il rapinatore a San Giorgio a Cremano, all’interno di un cortile e lo hanno arrestato Coppola dovrà rispondere anche dei reati di calunnia e false dichiarazioni a pubblico ufficiale, avendo presentato una denuncia di furto di uno zaino e della carta d’identità nel tentativo di sottrarsi all’arresto.

21 maggio 2009

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=21529

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Un egiziano di 27 anni è stato arrestato dalla polizia di Milano per aver tentato di rubare una borsa ad una donna di 39 anni che l’ha inseguito, acciuffato e picchiato fino a farlo finire in ospedale. L’episodio è avvenuto ieri sera alle 22 e 15 nei pressi della fermata della metropolitana Bonola.

La vicenda – La donna, Elisabetta T. mentre stava parlando con dei conoscenti ha lasciato la borsa incustodita per alcuni istanti. L’egiziano ne ha approfittato rubandola e iniziando a correre verso via Ugo Betti. La donna l’ha inseguito urlandogli di fermarsi. Lui ha cercato di nascondersi fra i cespugli ma è stato raggiunto da alcuni passanti attirati dalle urla. La 39enne per riprendersi la borsa presa dalla rabbia e l’ha picchiato. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 e i poliziotti che hanno trasportato l’egiziano all’ospedale San Carlo in stato di fermo.

28 luglio 2008

Lui le chiede i soldi lei si divincola con un colpo al volto

A Livorno una ragazza di 25 anni si è difesa con successo da un tentativo di rapina.

A Livorno una ragazza di 25 anni si è difesa con successo da un tentativo di rapina.

LIVORNO – Non si è fatta prendere dal panico. Alla richiesta “dammi i soldi” si è voltata e ha affrontato la situazione con una calma e determinazione. Forse anche troppa determinazione visto che ha preso la testa dell’uomo e l’ha violentemente sbattuta contro il suo ginocchio. E’ stata questa la reazione di una giovane ragazza livornese di 25 anni che al ritorno da Pisa, nel sottopassaggio della stazione centrale di Livorno, si è vista protagonista di questa scena. Un cittadino straniero probabilmente di nazionalità romena, le si è avvicinato intorno quando l’orologio batteva le 17. Un tentativo di rapina. Prima l’ha presa alle spalle poi la richiesta di soldi in maniera decisa e determinata. La studentessa universitaria però in un primo momento si è divincolata dalla stretta e poi ha reagito con forza. Forse lo ha fatto istintivamente, forse con rabbia, sicuramente per istinto di difesa. Il risultato? Il ragazzo che aveva tentato di estorcerle del denaro braccandola da dietro è scappato a gambe levate sanguinando vistosamente dal naso, sgattaiolando via veloce tra i passanti che si recavano ai binari della stazione. La venticinquenne livornese ha così respinto il tentativo di rapina. Oltre ai soldi infatti alla ragazza era stato chiesto anche di consegnare il cellulare. Richiesta alla quale la ragazza ha risposto con una ginocchiata in pieno volto. Prima ha preso il suo aggressore per i capelli. Poi con un rapido gesto ha portato il volto dell’uomo contro il suo ginocchio. Subito dopo la ragazza anche se non aveva fortunatamente subito alcun danno, si è recata al pronto soccorso per denunciare il fatto. Forse, dopo le lezioni universitarie, aveva messo in programma un tranquillo pomeriggio. Così non è stato. La giovane è rimasta impassibile davanti alle minacce. E ha messo in campo tutta la sua rabbia. Furto sventato e rapinatore messo in fuga con un colpo secco.

http://www.corrieredilivorno.it/italian/articoli/view.asp?id=1051&cate=primo_piano

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“L’ ho visto arrivare, faccia cattiva e stravolta”. Simonetta Bocca, 25 anni, impiegata, non si attribuisce particolare coraggio né forza fisica: “Anzi, io e lo sport siamo agli antipodi”. Ma di fronte a quel tipo con la faccia stravolta, che lunedì pomeriggio le ha puntato una siringa contro, ha reagito in modo efficace. “Di puro istinto”, dice lei. Poteva finire male. Poteva pungersi. Poteva ferirsi. Ma questa è una brutta storia a lieto fine. «Gli ho tirato un calcio abbastanza potente nelle parti basse, poi l’ ho colpito in testa con la borsa che tenevo al braccio». Damiano Avallone, 25 anni, pregiudicato, è scappato via, inseguito da alcuni cittadini, è stato quindi arrestato dagli agenti delle Volanti. è successo in via Bruino, zona piazza Bernini, con la luce delle cinque del pomeriggio e la gente che affollava il marciapiede. Anche Simonetta Bocca stava camminando, reduce da una commissione: «Quel tipo mi è arrivato contro con un scossone e ha urlato “Dammi tutti i soldi o ti ammazzo!”. Non ho pensato a niente, mi sono messa ad urlare come una pazza e ho reagito. Stava per bucarmi, l’ ho allontanato con uno spintone, ma ancora cercava di colpirmi la mano con l’ ago della siringa. Allora, come ho detto, gli ho tirato un calcio e la borsa in testa». Che, incidentalmente, era aperta: così il contenuto si è rovesciato in mezzo alla strada. Stordito e sorpreso, Damiano Avallone è fuggito a mani vuote. Lì vicino c’ è l’ officina di un meccanico. Il titolare con due dipendenti, quando si è reso conto di quello che stava succedendo, è scattato in strada. Sono riusciti a bloccarlo dopo cento metri di corsa, fino all’ arrivo dei poliziotti. Riflessioni a freddo: «è la seconda volta che mi capita un fatto così – dice Simonetta Bocca – nel 2003 ho subìto uno scippo. Sono rimasta attaccata alla mia borsa e sono stata trascinata per tre isolati. Lividi e sangue». Ed ecco che il sorriso da scampato pericolo si stempera: «Vorrei vivere in una città in cui le donne siano più tutelate. Ma mi rendo sempre più conto che non è solo una questione di donne, ma di sicurezza in generale. Vorrei vivere in una città con più controlli per le strade, ma soprattutto vorrei pene più severe per chi commette questi reati e magari è pure recidivo». Come Damiano Avallone: «Adesso mi sento ancora la paura addosso. Un po’ d’ ansia c’ è, non posso negarlo. Questa notte quella siringa mi ha tenuto sveglia».

La Repubblica (Torino) – 21 marzo 2007

Cadetta dell’Accademia stende con un colpo di karate lo scippatore che voleva rapinarla

Pensava di aver trovato una «preda» facile facile, da lasciare lì, terrorizzata e in lacrime sul marciapiedi dopo lo scippo della borsetta. Invece, quella che sembrava una ragazza sola e indifesa da rapinare, ha sferrato un micidiale colpo di karate, da costringere lo spavaldo rapinatore a riporre in tasca il coltello a serramanico e a darsela a gambe.È accaduto ieri sera, verso le 20.30, in una strada nelle vicinanze dell’Accademia della Guardia di Finanza. La ragazza presa di mira dal malvivente non era altro che una cadetta in abiti civili, 20 anni, allieva ufficiale del terzo anno delle Fiamme Gialle, tutt’altro che sprovveduta e impressionabile.

Quando è stata avvicinata, strattonata e minacciata con il coltello a serramanico, invece di porgere la borsetta, ha esibito un magistrale colpo di karate, pratica che fa parte degli insegnamenti di difesa personale impartiti in Accademia, dimostrando prontezza di spirito e determinazione.

È seguita una breve colluttazione, ma la sorpresa è stata tale che la cadetta non ha avuto neppure la possibilità di bloccare l’aggressore. Il malvivente, infatti, si è dato immediatamente alla fuga.

La giovane allieva non ha riportato alcun danno fisico, mentre il mancato rapinatore si sarà forse convinto che talvolta le apparenze ingannano. Eccome.

Fonte: L’Eco di Bergamo – 17/11/2005


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