Donne Vittoriose

Archive for agosto 2005

Il tentativo di stupro su un treno della linea Milano-Porto Ceresio. La donna, di origine ecuadoriana, è riuscita a difendersi dall’aggressore con una scarpa

Tenta uno stupro e finisce all’ospedale. È accaduto sabato 13 agosto intorno alle 20 su un treno locale, nella tratta Milano- Porto Ceresio, all’altezza di Rho. Stefano S., 25 anni, di Vergiate, ha tentato di violentare una donna ecuadoriana di 28 anni, infermiera professionale, residente a Cavaria. La vittima si è difesa con forza, riuscendo a sfuggire al suo aggressore, colpendolo ripetutamente alla testa col tacco della sua scarpa.  L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Legnano e dovrà rispondere di tentata violenza. (foto di Isabel Lima)

La donna ha riferito ai carabinieri che, non appena il treno è partito da Milano Porta Garibaldi,  un giovane si è seduto di fronte a lei e ha cominciato a parlarle. La donna ha cercato di far finta di nulla, ma l’atteggiamento sempre più insistente dell’uomo la costringeva a cambiare scompartimento. Il giovane ha continuato a seguirla, tanto che la donna ha minacciato di chiamare la polizia ferroviaria. Così dicendo, si dirigeva verso il fondo del treno, ma quando si rendeva  conto che le carrozze erano vuote decideva di tornare indietro, verso i vagoni più affollati. Non appena ha tentato il dietrofront veniva affrontata dal suo persecutore che iniziava ad insultarla violentemente. La donna, spaventata, si toglieva una scarpa minacciando di usarla se si fosse avvicinato.  Una minaccia inutile. L’uomo si scagliava contro di lei, la gettava a terra  e la palpeggiava, colpendola  con calci e pugni sulla testa e sulle gambe. La vittima con un gesto disperato lo colpiva con il tacco della scarpa, procurandogli una profonda ferita alla testa. L’aggressore rimaneva disorientato, permettendo così alla donna di scappare verso gli scompartimenti più affollati per chiedere aiuto.
Il giovane, sanguinante, scendeva dal treno in corsa alla stazione di Rho e saliva  su un altro convoglio diretto a Legnano. I Carabinieri, avvertiti da una telefonata, ordinavano al capotreno di bloccare tutte le porte e di non ripartire per poter identificare l’aggressore.  Saliti sul treno, notavano subito una persona che corrispondeva  alla segnalazione che, alla vista dei carabinieri, tentava di dileguarsi tra gli scompartimenti. L’aggressore, dopo un  lungo inseguimento tra i vagoni, e dopo vani ed inutili tentativi di aprire le porte, veniva  fermato e condotto alla presenza della donna che lo riconosceva immediatamente.

L’uomo, dopo essere stato medicato all’ospedale di Legnano, veniva condotto negli uffici della compagnia dei carabinieri di Legnano e sottoposto all’alcol test, che dava esito positivo. Alla donna, visitata e medicata anch’essa all’ospedale di Legnano, venivano riscontrati traumi e contusioni da percosse guaribili in dieci giorni.

http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=26865


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